Prodotti tipici abruzzesi
Zafferano dell’Aquila DOP
Descrizione: Lo Zafferano dell’Aquila DOP è una spezia ottenuta dalla tostatura degli stimmi del fiore di Crocus sativus L., pianta che appartiene alla famiglia delle Iridacee.
Zona di produzione: La zona di produzione dello Zafferano dell’Aquila DOP comprende 13 comuni della provincia dell’Aquila, in particolare nell’Altopiano di Navelli, nella regione Abruzzo.
Storia: Lo zafferano inizia a essere coltivato in Asia. Secondo quanto riportato da fonti storiche, questa spezia viene importata in Italia da un monaco benedettino originario di Navelli, attorno al XIII-XIV secolo.
Pretuziano delle Colline Teramane DOP
Descrizione: L’olio extravergine di oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Leccino, Frantoio e Dritta, presenti congiuntamente negli oliveti fino al 75%. Possono concorrere altre varietà locali minori di olivo come Tortiglione, Carboncella e Castiglionese per il restante 25%.
Zona di produzione: La zona di produzione e trasformazione dell’olio extravergine di oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP comprende il territorio, intero o in parte, di numerosi comuni della provincia di Teramo, nella regione Abruzzo.
Storia: La produzione di olio nella provincia di Teramo ha origini molto antiche risalenti al X secolo a.C. La sua diffusione è però successiva, riconducibile al III secolo a.C., a opera dei Romani.
Colline Teatine DOP
Descrizione: L’olio extravergine di oliva Colline Teatine DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Gentile di Chieti, Leccino, Moraiolo e Nebbio, in percentuali differenti a seconda della menzione geografica. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino a un massimo del 10%. La denominazione può essere accompagnata dalle due menzioni geografiche aggiuntive "Frentano" o "Vastese".
Zona di produzione: La zona di produzione e trasformazione dell’olio extravergine di oliva Colline Teatine DOP interessa diversi comuni della provincia di Chieti, nella regione Abruzzo.
Storia: La coltivazione dell’olivo nella zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Colline Teatine DOP è di antichissime origini, ascrivibili già al II secolo d.C. A testimonianza di quanto sia remota la pratica dell’olivicoltura nella provincia di Chieti contribuiscono i reperti archeologi ritrovati.
Aprutino Pescarese DOP
Descrizione: L’olio extravergine di oliva Aprutino Pescarese DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Dritta, Leccino e Toccolana, che devono essere presenti negli oliveti in misura non inferiore all’80%; altre varietà possono concorrere per il restante 20%.
Zona di produzione: La zona di produzione, trasformazione e confezionamento dell’olio extravergine di oliva Aprutino Pescarese DOP ricade in tutto il territorio della provincia di Pescara, nella regione Abruzzo.
Storia: Il nome della DOP Aprutino Pescarese deriva dall’antico nome della zona Aprutium, poi denominata Aprutina. La coltivazione dell’olivo è presente da tempi antichissimi nella provincia di Pescara, come provano le testimonianze storiche risalenti all’età romana.
Oliva Ascolana del Piceno DOP
Descrizione: L’Oliva Ascolana del Piceno DOP si riferisce all’oliva verde da tavola, in salamoia o panata e ripiena, frutto della varietà d’olivo Ascolana Tenera.
Zona di produzione: La zona di produzione dell’Oliva Ascolana del Piceno DOP comprende 89 comuni divisi tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, nella regione Marche, e la provincia di Teramo, nella regione Abruzzo.
Storia: La presenza dell’olivo nel territorio Piceno ha origini che coincidono con la sua introduzione nella penisola italica da parte dei Fenici e dei Greci. In epoca Romana erano conosciute come ulivae picenae e arricchivano le tavole dei banchetti.
Salamini italiani alla cacciatora DOP
Descrizione: Salamini Italiani alla Cacciatora PDO are a type of charcuterie made from lean pork and pork fat. This cured and stuffed meat product comes from pigs such as the Italian Large White, Landrace, and Duroc breeds or similar breeds that are suitable for Italian heavy pig farming.
Zona di produzione: La zona di produzione dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP comprende l’intero territorio delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise. I suini utilizzati per la produzione devono essere nati, allevati e macellati nel territorio di tutte le regioni precedentemente elencate.
Storia: Le origini dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP si possono far risalire al periodo delle invasioni longobarde. Durante le loro migrazioni, infatti, le popolazioni barbariche avevano la necessità di consumare cibi altamente conservabili, per la maggior parte a base di carne suina.
Carota dell’Altopiano del Fucino IGP
Descrizione: La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP è l’ortaggio da radice fresco appartenente alla specie Daucus carota L. e derivante dalle varietà Maestro (Vilmorin), Presto (Vilmorin), Concerto (Vilmorin), Napoli (Bejo), Nandor (Clause) e Dordogne (SG).
Zona di produzione: La zona di produzione della Carota dell’Altopiano del Fucino IGP è l’Altopiano del Fucino, un bacino di 14.000 ettari fiancheggiato da alte cime appenniniche, in provincia de L’Aquila, nella regione Abruzzo.
Storia: Proveniente dalle aree temperate europee, la pianta della carota sembra trovi le sue origini in Afghanistan. A iniziarne per primi la coltivazione furono i Greci e i Romani.
Patata del Fucino IGP
Descrizione: La Patata del Fucino IGP si riferisce al tubero maturo della specie Solanum tuberosum, ottenuto con tuberi-seme di varietà di patate iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole.
Zona di produzione: La zona di produzione della Patata del Fucino IGP comprende nove comuni della provincia de L’Aquila, nella regione Abruzzo.
Storia: La coltivazione ha luogo su fondo dell’omonimo lago Fucino prosciugato e bonificato nel 1875 e posto a 700 m s.l.m.
Agnello del Centro Italia IGP
Descrizione: L’Agnello del Centro Italia IGP è la carne fresca ottenuta da agnelli di età inferiore ai 12 mesi, appartenenti a razze storicamente allevate nel Centro Italia e disponibile in tre tipologie differenti per peso, tenore di grasso e conformazione: Agnello Leggero, Agnello Pesante e Castrato.
Zona di produzione: La zona di produzione dell’Agnello del Centro Italia IGP interessa tutto il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria; l'intero territorio delle province di Bologna, Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna nonché parte delle province di Modena, Reggio Emilia e Parma, nella regione Emilia-Romagna.
Storia: La presenza di popolazioni ovine nel centro Italia è secolare: ne è prova il fatto che alcune razze prendono il nome dai luoghi in cui hanno mostrato il miglior adattamento.
Vitellone bianco dell’Appennino centrale IGP
Descrizione: Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP è la carne fresca ottenuta da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, Marchigiana e Romagnola, definite anche “razze bianche dell’Italia Centrale”, di età compresa fra i 12 e i 24 mesi.
Zona di produzione: La zona di produzione del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP comprende l’intero territorio delle regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Molise e l’intero territorio delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, nella regione Emilia-Romagna; Benevento e Avellino, Caserta limitatamente ad alcuni territori, nella regione Campania; Frosinone, Rieti, Viterbo, parte delle province di Roma e Latina nella regione Lazio; Grosseto, Siena, Arezzo, Firenze, Pistoia, Prato, Livorno e Pisa, nella regione Toscana.
Storia: Le origini del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP risalgono all’epoca preromana. Già gli Etruschi infatti erano dediti all’allevamento di razze bovine con caratteristiche comuni a quelle attuali nelle aree dell’Appennino.
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